VivaTech e il World Economic Forum uniscono le forze per istituire il Centro Europeo per l’Eccellenza nell’Intelligenza Artificiale (European Centre for AI Excellence – CAIE) a Parigi, con l’obiettivo di consolidare la leadership dell’Europa nel settore AI. Il centro entrerà a far parte della rete globale Centre for the Fourth Industrial Revolution (C4IR), promuovendo sinergie tra pubblico e privato per sfruttare al meglio il potenziale della tecnologia.
“Una volta operativo, il centro avrà un ruolo fondamentale nel favorire la collaborazione paneuropea sull’AI e nel dimostrare il contributo unico dell’Europa nel promuovere un modello alternativo, in grado di bilanciare innovazione e diritti individuali”
ha affermato Maurice Lévy, Founder di VivaTech e Emeritus Chairman di Publicis Groupe. “Il centro sarà aperto ai ricercatori di tutto il mondo e prevediamo una stretta collaborazione con gli istituti di ricerca europei specializzati nell’intelligenza artificiale.”
Un ecosistema favorevole all’innovazione
Il CAIE si avvarrà dell’eccezionale ecosistema di ricerca francese, del suo solido panorama di investimenti tecnologici e di un ambiente di startup in costante crescita. La sua missione sarà quella di affrontare le principali sfide dell’intelligenza artificiale, adattando soluzioni alle esigenze europee, favorendo la crescita economica e accelerando l’adozione dell’AI nei vari settori industriali.
Un centro strategico per l’AI europea
Sulla scia del successo dell’AI Action Summit, organizzato dal Presidente Emmanuel Macron nel febbraio 2025, il CAIE si pone come hub strategico per la ricerca transnazionale e lo sviluppo di tecnologie AI responsabili. Il centro lavorerà per connettere l’ecosistema europeo dell’innovazione con opportunità globali, rafforzando così la competitività del continente nello scenario internazionale.
Supportato dall’AI Governance Alliance del World Economic Forum, una delle reti più ampie e diversificate del settore, il CAIE promuoverà una collaborazione tra aziende, istituzioni e ricercatori per sviluppare soluzioni AI etiche e sostenibili.
“Il World Economic Forum, insieme a VivaTech, è impegnato a plasmare il futuro dell’AI per favorire l’innovazione, la crescita economica e il progresso sociale”, ha dichiarato Jeremy Jurgens, Managing Director del World Economic Forum. “Il nuovo centro riunirà aziende, politici e ricercatori per sviluppare soluzioni di AI con un impatto positivo per tutti.”
Obiettivi strategici
Tra le priorità del CAIE figurano:
- Lo sviluppo delle ricerche più avanzate nel campo dell’AI.
- L’adozione responsabile dell’intelligenza artificiale nei diversi settori industriali.
- La creazione di collaborazioni intersettoriali per affrontare sfide comuni.
- Il potenziamento della competitività economica europea grazie a connessioni con le opportunità globali.
L’istituzione del Centro Europeo per l’Eccellenza nell’AI rappresenta un passo fondamentale per il rafforzamento della posizione dell’Europa come leader dell’intelligenza artificiale, in un panorama sempre più dominato dall’innovazione e dalla trasformazione digitale.
– Viva Technology presenta la seconda edizione del VivaTech Confidence Barometer, un’indagine internazionale condotta da OpinionWay su un campione di executives del settore tech in Europa (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Italia) e Nord America (USA, Canada). Il rapporto conferma una fiducia diffusa nelle tecnologie emergenti, con un punteggio di fiducia complessivo pari a 87/100.

L’Intelligenza Artificiale guida il futuro del business
L’81% degli executives ha registrato un miglioramento nella percezione dell’impatto delle nuove tecnologie sulla competitività aziendale (+9 punti rispetto al 2024), mentre il 65% considera l’Intelligenza Artificiale la tecnologia più determinante per il futuro del business (+5 punti rispetto all’anno precedente). A conferma di questa tendenza, l’85% delle aziende prevede di incrementare gli investimenti in AI nei prossimi 12 mesi.
Divergenze nella competitività tecnologica tra Europa e Nord America
Gli Stati Uniti si confermano in pole position, con il 92% degli executives americani che considera il proprio Paese all’avanguardia nella competitività tecnologica internazionale. Il Regno Unito segue con l’82%, mentre in Europa emergono differenze significative: Francia (76%), Germania (76%) e Spagna (70%) mostrano una percezione positiva, mentre l’Italia si colloca più in basso con solo il 64% degli executives che ritiene le proprie aziende competitive a livello globale.
Talento e investimenti: i fattori chiave della competitività
I leader aziendali identificano tre elementi fondamentali per garantire la competitività tecnologica:
- Dipendenti altamente qualificati (45%)
- Investimenti costanti in R&D (44%)
- Forte reputazione e riconoscimento internazionale (43%)
In particolare, Stati Uniti (45%) e Francia (39%) attribuiscono grande importanza alla collaborazione internazionale come leva per consolidare la leadership tecnologica.
Innovazione e adozione tecnologica: USA e UK in testa
Oltre alla percezione di competitività, il barometro analizza anche il grado di adozione delle nuove tecnologie. Stati Uniti (87%) e Regno Unito (82%) si distinguono per un’elevata propensione all’innovazione, mentre l’Italia rimane in ritardo (44%). La Francia, pur sotto la media internazionale del 76%, mostra una crescita significativa (+10 punti rispetto al 2024).
Privacy, fake news e impatto ambientale: le preoccupazioni globali
Se da un lato la tecnologia è vista come una spinta alla crescita, dall’altro emergono timori legati a privacy e disinformazione. Il 77% degli executives teme l’invasione della privacy e la diffusione di fake news. Negli Stati Uniti questa percentuale sale all’83% (+5 punti rispetto al 2024), mentre in Germania e Italia è più contenuta (59% e 67%).
L’impatto ambientale è un’altra area critica: il 70% dei leader aziendali si dichiara preoccupato, con una sensibilità crescente tra le startup e le scaleup (47%). Negli Stati Uniti, la preoccupazione è aumentata dal 57% del 2024 al 74% nel 2025.
Tecnologia come soluzione alle sfide globali
Nonostante le criticità, il 90% degli executives considera la tecnologia uno strumento essenziale per affrontare le sfide della società. Tra le priorità indicate:
- Migliorare il sistema educativo (45%)
- Contrastare la disinformazione (42%)
- Promuovere diversità e inclusione (32%, +14 punti rispetto al 2024 in Francia)
L’81% dei CEO ritiene che l’ecosistema tecnologico stia già favorendo una maggiore diversità e inclusione, sottolineando il ruolo della tecnologia non solo come driver economico, ma anche come catalizzatore di cambiamenti sociali positivi.
Con il VivaTech Confidence Barometer 2025, emerge un quadro chiaro: il settore tecnologico rimane centrale per la crescita economica e l’innovazione, ma le differenze tra regioni evidenziano la necessità di strategie mirate per colmare il divario competitivo globale.
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