Un innovativo sistema di monitoraggio basato sull’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la protezione degli animali selvatici in Italia. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), l’Università dell’Aquila e l’associazione “Salviamo l’Orso” hanno presentato oggi i risultati della sperimentazione del sistema WADAS (Wild Animal Detection and Alert System), un’iniziativa all’avanguardia che sfrutta l’AI per salvaguardare la fauna selvatica e migliorare la coesistenza con le comunità locali.

Tecnologia avanzata per la conservazione

WADAS è un’applicazione software open source che utilizza un motore di intelligenza artificiale per identificare animali selvatici in potenziali situazioni di pericolo e monitorarne gli spostamenti. Il sistema è ottimizzato per funzionare su PC dotati di processori Intel Core Ultra serie 200V, che grazie alla presenza di una Neural Processing Unit (NPU) e della grafica integrata Intel Arc, consentono l’elaborazione locale dell’intelligenza artificiale senza necessità di hardware cloud.

“La tecnologia ha un ruolo cruciale nel monitoraggio faunistico, offrendo strumenti avanzati per la conservazione e la gestione della biodiversità”, ha dichiarato Luciano Sammarone, Direttore del PNALM. “L’uso di software di analisi dei dati e intelligenza artificiale permettono di elaborare grandi quantità di informazioni in tempi rapidi, identificando tendenze e minacce che potrebbero passare inosservate con metodi tradizionali”.

Monitoraggio efficiente con telecamere avanzate

intel orso 1

Le immagini degli animali sono catturate da una rete di telecamere Reolink Go Ranger PT installate in punti strategici del parco. Questi dispositivi sono specificamente progettati per funzionare in ambienti esterni complessi, dotati di visione notturna non invasiva grazie a LED a infrarossi con lunghezza d’onda di 940 nm, invisibile agli animali e agli esseri umani. Questo garantisce riprese nitide anche di notte senza alterare i comportamenti naturali della fauna.

Risultati promettenti

I primi test sul campo condotti dall’inizio dell’anno mostrano una percentuale di accuratezza nelle rilevazioni degli animali selvatici del 97,4%, confermando l’affidabilità della soluzione.

intel orso 2

“Siamo fieri di aver promosso WADAS, un progetto che nasce dall’intuizione e dalla perseveranza di un nostro socio e che si pone in linea con l’attenzione che da sempre dedichiamo alla mitigazione del rischio di investimento stradale della fauna di grossa taglia”, ha commentato Stefano Orlandini, Presidente di Salviamo l’Orso. “Quest’ultima è, infatti, una delle prime cause di mortalità per l’orso bruno marsicano, oltre che un pericolo costante per gli automobilisti”.

Applicazioni pratiche e sviluppi futuri

Grazie a WADAS potranno essere sviluppati diversi dispositivi remoti, come segnali stradali con indicatori luminosi, display informativi e mangiatoie automatizzate con meccanismi di apertura/chiusura motorizzati. Questi strumenti sono pensati per ridurre gli incidenti in corrispondenza di strade e ferrovie, e per evitare potenziali episodi di conflitto causati da animali che si avvicinano a centri abitati o fattorie in cerca di cibo.

Il progetto beneficia dell’approfondita conoscenza del territorio e delle specie locali da parte degli esperti del PNALM e dell’associazione Salviamo l’Orso, elemento fondamentale per rispondere a bisogni concreti e urgenti delle comunità locali. La sinergia tra tecnologia avanzata e competenze scientifiche si dimostra così un modello promettente per la conservazione della biodiversità e la gestione sostenibile delle aree protette italiane.


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